La Storia
Falegnameria Travagliati, da più di 60 anni i "legnamée de Santa Maria"
La storia della falegnameria Travagliati inizia nel 1949-50 quando Luigi "Marietto" Travagliati aprì la sua prima bottega in una baracca a Santa Maria Rossa di Garbagnate, nella zona dove la SS. Varesina unisce Milano a Saronno.
Qui produceva casse funebri, giocattoli e carri di legno a traino animale per l’agricoltura. Lavorava spesso su commissione della Marchesa di Castellazzo, sia all’interno della villa quale ebanista e mobiliere che per la riparazione dei carri e carrozze della villa. Erano pochi quelli che come lui sapevano costruire le "ruote", attraverso la tecnica della forgiatura del cerchio in metallo che, rovente si dilatava e si applicava sulla ruota di legno, e si restringeva per effetto dell’immediato raffreddamento ad acqua, dando definitiva forma e forza alla ruota. I tre figli - Gianangelo, Alberto e Eugenio - ancora adolescenti, tornati da scuola aiutavano il padre a fare le consegne con l’unico mezzo di trasporto che avevano, il triciclo, e intanto imparavano il mestiere.
Dieci anni più tardi, quando ormai i due figli quasi ventenni erano operativi nella falegnameria, la famiglia fece il primo, audace, acquisto della loro vita: un terreno in Via Mascagni a Santa Maria Rossa, dove loro stessi, mattone su mattone, costruirono con l’aiuto di amici la loro casa e di fronte a questa il loro primo laboratorio, fabbricato interamente con assi di legna. La falegnameria era posta in un punto strategico, perchè a ridosso della SS.Varesina e dello stradone dell’Alfa Romeo, allora una grande realtà industriale della zona.
Il Legnamée divenne ben presto il punto di raccordo tra il paese, la parrocchia e le altre realtà economiche della zona. La falegnameria s’inseriva all’interno delle realtà commerciali che sulla SS. Varesina stavano nascendo o esistevano già.
Tra gli anni ‘60 e ‘70, cambiarono le esigenze di mercato e l’economia si fece sempre più tecnologica e lontana dalla manualità. Anche la falegnameria si adattò ad un ambiente economico che richiedeva produzione su larga scala, a volte in serie, a dispetto dell’esigenza del paese e del particolare elemento tanto amato da ogni ebanista. Vennero acquistate le prime macchine da lavoro, la sega a nastro e la pialla. Il Consorzio delle Acque Villoresi gli affidò in quegli anni delle importanti commesse:
- La fabbricazione delle paratie del canale Villoresi lungo i suoi 90 km di lunghezza e delle paratoie di regolazione dei suoi canali secondari ad uso irriguo (rungette) che a distanza di molti anni sono ancora presenti negli stessi.
- La costruzione delle paratie e delle paratoie della diga del Panperduto che servivano a regolare, e regolano ancora oggi, il flusso delle acque tra il Ticino, il Naviglio ed il Villoresi.
La nuova realtà produttiva, pur attraverso l’ausilio di macchine, non ha mai perso la sua connotazione artigianale ed il suo legame con la struttura sociale, indispensabile sia ai legnamée, quanto ai vicini di casa ed ai garbagnatesi che non avevano ancora i grandi magazzini.
Si poteva quindi acquistare dai mobili alla segatura, o avere la possibilità di fare anche del "fai da te". Questa interdipendenza ha edificato un legame inscindibile tra la collettività e questa attività. Durante il periodo che intercorre tra il 1980 ed il 2000, l’azienda si specializza nella produzione di mobili su misura e nella produzione di casse e gabbie per l’imballaggio di merci destinate all’estero.
Nel 2001, i tre fratelli iniziano, con un grande sforzo economico, a costruire un capannone di 2000 mq nella zona industriale di Bariana di Garbagnate, dove si trasferiscono nel 2003.
Nel 2010 purtroppo Alberto ci lascia troppo presto, a 65 anni. Lascia il ricordo di un uomo appassionato del proprio "mestiere", passione che ha sicuramente trasferito a figli e nipoti.
Oggi l’azienda ha assunto dimensioni diverse da quelle della sua partenza negli anni 45-50. Oltre a Gianangelo e Eugenio e agli operai, da un po’ d’anni anche sei tra figli e figlie lavorano stabilmente in azienda; sta quindi crescendo la terza generazione di Travagliati all'opera in questo settore. La loro falegnameria ha contribuito alla costruzione della storia di un paese, che negli anni è molto cambiato. La storia di un lavoro umile e faticoso, che ha dato delle risposte importanti al mantenimento delle tradizioni popolari, alla vita sociale, e che in cambio ha ricevuto la possibilità di arrivare sino ad oggi e d’essere ancora presente sullo stesso territorio dal quale è partita la sua avventura.
Sopra: la prima falegnameria a S. Maria Rossa, in una foto del 1950
Sopra: la nuova sede a Bariana di Garbagnate, attiva dal 2003